domenica 22 febbraio 2009

Ci vorrà ancora del tempo

Mi pare assurdo e controproducente quel modo di comportarsi tipico della mia mente che inganna la mia mente. 
Staccarsi dalla realtà. Ma non c'è nulla di brutto adesso, perché?
Agganciarsi a pensieri che una volta smascherati, si rivelano sempre, puntualmente, irrimediabilmente... Finti? Falsi? Irreali? Inutili.
Non avevo pensato al momento in cui sarebbe accaduto di nuovo.
Sensazione di déjà vù.
Timori confermati.
Ci vorrà ancora del tempo.

sabato 21 febbraio 2009

WladCaverna, new photos

Qualche aggiornamento sulla situazione cavernicola: album pubblico su Facebook

giovedì 19 febbraio 2009

L'energia alla base della vita

La persona che fonda la propria esistenza sull'energia non sente il bisogno di imporsi degli sforzi, e neppure di modellare uomini o cose, ma vive l'emozionante sensazione di vedere che uomini e cose vengono a lei "coinvolgendola nell'avventura dell'esperienza". Non si arrende, ma lascia che le cose accadano, accetta ciò che avviene. Sa che è impossibile bagnarsi due volte nella stessa acqua di un fiume e si tiene libera e disponibile. Previene l'assonnata resistenza ed è rilassata, ma vigile. Poiché non tiene strette le persone, i suoi rapporti si ampliano e poiché non vuole nulla, ottiene molto. Non si sforza di essere originale; le stanno molto più a cuore la comprensione e il rapporto. Eppure è proprio in persone come queste che la vita esprime le sue caratteristiche particolari. Sono persone che non dipendono dalle cose, ma ne sono attratte, che non opprimono, ma dedicano attenzione. Tutto ciò che in loro ha bisogno di esprimersi non si rivolge contro, ma verso gli altri. Una persona così si percepisce come una creatura lunare, in quanto considera la luce che proietta sugli altri come luce di questi stessi altri. Le persone che basano la loro esistenza sull'energia non si abbagliano vicendevolmente ma, al contrario, apprezano i bagni di sole che ricevono dagli altri e vi prosperano. Non c'è contraddizione nel fatto che siano più attive di coloro che puntano con tutta la loro volontà all'autoaffermazione. Nella loro rilassata apertura, le persone che vivono di energia, attraggono energia.
Le loro parole non impediscono alla carne di farsi verbo; non hanno preconcetti che inibiscono i gesti.

Peter Schellenbaum - La ferita dei non amati

domenica 15 febbraio 2009

Atmosfera

Cammina in silenzio
Non andartene, in silenzio
Bada al pericolo
Pericoli sempre
Conversazione senza fine
Ricostruzione esistenziale
Non andartene

Cammina in silenzio
Non allontanarti, in silenzio
La tua confusione
Le mie illusioni
Indossate come una maschera d'odio di sé
Sfida e poi muore
Non andartene

Per la gente come te è facile
Messo a nudo
Al settimo cielo
A caccia vicino al fiume
Per le strade
Via da ogni ancolo troppo in fretta
Pensarci con la dovuta attenzione
Non andartene in silenzio
Non andartene

Trad. di Atmosphere - Joy Division 1979

martedì 10 febbraio 2009

Fili

In ognuno di voi c'è un filo, un filo conduttore che guida la vostra vita.
E' quello ciò che dovete trovare, capire e amare, in voi stessi e negli altri.
Le variazioni sul tema, gli scostamenti dal filo, più o meno intensi, sono temporanei. 
Non vi dovete attaccare a quell'oscillazione. 
Prima o poi passerà, cambierà di intensità o verso o frequenza. 
Trovatelo e tenetelo stretto il vostro filo, il vostro e quello delle altre persone che amate.
Tutto allora andrà bene.
Tutto sarà sempre chiaro e le difficoltà temporanee saranno solo un lieve scostamento dal filo.
Non vi faranno perdere la giusta direzione.
La direzione verso cui punta il vostro filo e, spero per voi, anche quello della persona che amate.


Fili di Frankie Hi Nrg MC, dall'album "La morte dei miracoli"

Sono fili che ci reggono, fili che ci strangolano e come ragnatele corrono fra te e me. Sono fili che sottendono parole in equilibrio instabile, come tante ballerine tra le nuvole. Fili elastici ci uniscono e più ci allontaniamo più ci attraggono, elettroni intorno a un nucleo s'incrociano soltanto per un attimo e con un fil di voce si sussurrano qualcosa e poi ripartono. Fili della tela di Penelope tessuti e poi disfatti io e te, distanti come i capi di una corda che le nostre dita pizzicano e vibra come un organo di note silenziose ad ogni battito.. Tic..Tac.. Oscilliamo come un pendolo.. Burattini appesi a fili che le nostre mani tirano, che si annodano e a volte sfuggono.. Fili d'erba calpestati che a fatica si rialzano..
Due gradi verso l'alto, due a sinistra e in mezzo fili troppo tesi, fili di discorsi persi e poi ripresi senza mai venirne a capo, fili rosso cupo che ricamano indecifrabili messaggi in codice. Fili che riunisci in trecce che io adoro scioglierti, che legano i tuoi polsi docili a ricordi semplici. Fili d'oro tracciano parabole nel buio dell'estate dando ai desideri un'anima.. E tu diventi musica, suoni in metrica, armonia ipnotica : stregato da te che sei la mela della favola. Perduti nello stesso dedalo facciamo su un gomitolo ma il filo che inseguiamo è il medesimo. E un giorno taglieremo insieme il filo del traguardo e resteremo finalmente senza fili tra di noi... Guinzagli d'aquiloni insofferenti che strattonano per liberarsi e perdersi e rincorrersi nel vento...