... questo è il pensiero che mi è rimasto in testa dopo aver sentito l'ennesima storia d'amore andata in malora.
Scopri che una brava persona che stimi e che ti aspetti che dopo aver già sofferto si meriti finalmente una cosa dritta e giusta... e invece no. Un altro casino... altro dolore...
E il dispiacere per il suo dolore inconsolabile si confonde con il dolore personale. In parte il ricordo di quello che ho già passato, il che mi fa capire come sia inconsolabile in quei momenti una persona.
In parte dovuto all'inutilità della mia persona in quei momenti. Si perchè l'egoismo, il bisogno di sentirsi importanti e utili mi spinge a dire le solite frasi. "Non ti meritava", "Non può sempre andare male", "Arriverà il tuo momento" e le solite stronzate.
Le solite stronzate che dico e che inconsciamente servono più a convincere me stesso che non la persona in questione. Se le cose si sistemassero per lei, c'è una speranza che si sistemino anche per me.
Ma alla fine resta il dispiacere per non essere stato in grado di trovare una sola cazzo di parola utile... e il dolore di non essere riuscito a convincere nemmeno me stesso sul fatto che prima o poi, inevitabilmente, le cose si sistemeranno.
Eh già perchè non c'è garanzia che vada così. Magari è vero in generale, magari è vero che uno alla fine si convince che le cose si siano sistemate (si accontenta o si inganna?). Ma, semplicemente, le cose potrebbero anche non sistemarsi. E tutte quelle frasi tipo "vedrai che troverai un'altra e capirai che è stato meglio così" potrebbero spudoratamente essere delle bugie.
In un libro che ho letto si sosteneva questa teoria: le decisioni (nostre e degli altri) condizionano la nostra vita la quale è inevitabilmente una soltanto. Pertanto, come poter dire che era meglio una scelta piuttosto che un'altra se non abbiamo a disposizione almeno due vite per fare un confronto dei risultati? Non si può... ci si può credere, ci si può convincere, ci si può ingannare, ci si può rassegnare... Questo dipende da ognuno di noi, credo.
Quindi mi sono anche convinto del fatto che la conclusione "è un mondo di merda" sia riduttiva e fondamentalmente sbagliata. Non è colpa del mondo, ma probabilmente di chi lo vive come me. Sempre di merda si tratta, ma è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Scopri che una brava persona che stimi e che ti aspetti che dopo aver già sofferto si meriti finalmente una cosa dritta e giusta... e invece no. Un altro casino... altro dolore...
E il dispiacere per il suo dolore inconsolabile si confonde con il dolore personale. In parte il ricordo di quello che ho già passato, il che mi fa capire come sia inconsolabile in quei momenti una persona.
In parte dovuto all'inutilità della mia persona in quei momenti. Si perchè l'egoismo, il bisogno di sentirsi importanti e utili mi spinge a dire le solite frasi. "Non ti meritava", "Non può sempre andare male", "Arriverà il tuo momento" e le solite stronzate.
Le solite stronzate che dico e che inconsciamente servono più a convincere me stesso che non la persona in questione. Se le cose si sistemassero per lei, c'è una speranza che si sistemino anche per me.
Ma alla fine resta il dispiacere per non essere stato in grado di trovare una sola cazzo di parola utile... e il dolore di non essere riuscito a convincere nemmeno me stesso sul fatto che prima o poi, inevitabilmente, le cose si sistemeranno.
Eh già perchè non c'è garanzia che vada così. Magari è vero in generale, magari è vero che uno alla fine si convince che le cose si siano sistemate (si accontenta o si inganna?). Ma, semplicemente, le cose potrebbero anche non sistemarsi. E tutte quelle frasi tipo "vedrai che troverai un'altra e capirai che è stato meglio così" potrebbero spudoratamente essere delle bugie.
In un libro che ho letto si sosteneva questa teoria: le decisioni (nostre e degli altri) condizionano la nostra vita la quale è inevitabilmente una soltanto. Pertanto, come poter dire che era meglio una scelta piuttosto che un'altra se non abbiamo a disposizione almeno due vite per fare un confronto dei risultati? Non si può... ci si può credere, ci si può convincere, ci si può ingannare, ci si può rassegnare... Questo dipende da ognuno di noi, credo.
Quindi mi sono anche convinto del fatto che la conclusione "è un mondo di merda" sia riduttiva e fondamentalmente sbagliata. Non è colpa del mondo, ma probabilmente di chi lo vive come me. Sempre di merda si tratta, ma è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità.