venerdì 30 aprile 2010

Le cose vanno come devono andare (?)

Punto di domanda tra parentesi perchè chi lo sa se è un'affermazione o una domanda.
Se fosse un'affermazione, vuol dire che indipendentemente dalle nostre scelte le cose andranno in un modo che è già "scritto". Questo non vuol dire che non esiste il libero arbitrio. Vuol (o meglio vorrebbe) dire che le decisioni che nascono in noi sulla base di quello che pensiamo e facciamo e subiamo sono in qualche modo già note ad una sorta di entità superiore che lo sa già cosa sceglieremo e quindi ha già disegnato la sequenza degli eventi della nostra vita.
Viviamo con la libertà di poter decidere quello che vogliamo, senza in realtà sapere che qualcuno o qualcosa sa già come andrà a finire. Questo non toglie niente alla nostra vita, perchè noi non sappiamo come andrà a finire, per questo non capisco se è bene o male e se c'è un modo per fregare il "destino".
In effetti quanto è importante sapere o no se è già tutto scritto? Forse sarebbe solo frustrante. Oppure lo si può prendere con filosofia e pensare, qualsiasi cosa bella o brutta che ci accada, che semplicemente doveva accadere per farci "evolvere" un pochino nella direzione che ci è stata preconfigurata. In questo rientra tutto, anche la sfortuna.
Se un fatto sfortunato è ritenuto tale, può esserlo solo nel breve periodo. Sul lungo periodo sarà stato determinante anch'esso per raggiungere l'obiettivo finale.
E quando si pensa che le cose vorremmo che andassero in un certo modo e nonostante gli sforzi non vanno in quel modo? Forse è solo il fatto che il nostro oscuro destino non è la risultante di un insieme di "forze" (eventi, pensieri, azioni) che dipendono solo da noi. Per dirla come la direbbe un fisico, la direzione che prende la nostra vita (e l'intensità) è la risultante della somma vettoriale di numerose forze, interne (quello che noi decidiamo e facciamo per noi stessi) ed esterne (quello che gli altri decidono e fanno su di noi, ovvero che ci influenzano; tra queste rientra naturalmente anche la società in generale).
Quindi siamo una particella sufficientemente grande da avere delle dinamiche interne che si muove in uno spazio ed è soggetta anche a numerose forze esterne. La somma definisce il percorso della particella nello spazio; un percorso che è già scritto e tutte le forze hanno agito così perchè così doveva essere.
In fondo non serve a nulla pensarla così o non pensarla così. E' più furbo fregarsene e vedere l'unica cosa positiva di questo ragionamento: qualsiasi cosa bella o brutta che ci accade, semplicemente doveva accadere per farci "evolvere" un pochino.
Quindi alla fine: le cose vanno come devono andare? Boh! E chissenefrega.