giovedì 9 ottobre 2008

Sto guarendo o sto impazzendo?

Le prime ore di una mia giornata tipica settimanale sono solitamente composte da due fasi: il risveglio fisico e il risveglio mentale.
Il risveglio fisico è alle 6:00, cioè quando suona la sveglia. In quel momento si avviano tutta una serie di processi in background (quelli del sistema operativo) che regolano azioni automatiche e meccaniche come il vestirsi, mettersi gli occhiali, prendere lo zaino. E generano altrettanti pensieri automatici come "che giorno è oggi?", "cosa devo fare al lavoro?", "ho qualche telefonata importante da fare?" e cose del genere...
Da quell'istante in poi attendo, senza saperlo, l'istante del risveglio mentale. Mi sono chiesto se l'istante d'arrivo del primo pensiero intelligente della giornata sia distribuito come una variabile casuale di Poisson. Così ci hanno insegnato all'università. In effetti è come attendere una telefonata da qualcuno. Prima o poi arriva. Ma anche no. 
E infatti a volte il primo pensiero intelligente della giornata non arriva. A volte arriva alle 21 di sera, a volte arriva alle 8.20 del mattino.
Oggi è arrivato un pensiero alle 8.20 del mattino. Ora, il protocollo prevederebbe la classificazione del pensiero nella categoria "pensiero intelligente", ma per questa mattina farò uno strappo alla regola e classificherò semplicemente il pensiero come "pensiero", perchè mi ha interessato.
Insomma per farla breve (anche se non lo sto facendo) il pensiero di oggi è "sto guarendo o sto impazzendo?". Che poi pensiero non è perchè è una domanda, ma non sottilizziamo.
Il tutto si chiude così, lasciando lì la domanda, alla quale mi dimenticherò di dare una risposta, ma pazienza.

Nessun commento: