... è come quello di un uomo: guarda sempre avanti senza mai voltarsi al passato.
Un'amica mi ha scritto queste parole:...quando finisce qualcosa è perchè ci attende qualcosa d'altro di migliore!
Sarebbe "stupido", di fronte alla nuova esperienza che ci fa sentire così bene, ritenere che non sia migliore di quella che ci ha fatto soffrire: sarebbe una sofferenza infinita! Allora non resta che convincersi che per forza la nuova avventura è migliore e magari spingersi fino al punto di dire "fortuna che l'altra è finita"! Ma è giusto? E' la realtà?
Per carità, può anche essere che la nuova esperienza sia davvero migliore dell'altra, ma il dubbio, in questo momento, che il cervello ci possa ingannare creando l'ennesima illusione mi fa rabbrividire.
Soluzione? Facile, non pensarci ora. Attendere la nuova esperienza. A quel punto, o la nuova avventura sarà effettivamente migliore della vecchia, oppure nascerà l'illusione che lo sia.
Ma come non pensarci? Ho ingoiato quella cavolo di pillola rossa!!
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