Pillola blu: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.
La vita non è, come dice l'Architetto di Matrix, "il prodotto residuo non compensato del bilanciamento delle equazioni inerenti alla programmazione di Matrix". Se così fosse sarebbe solo un problema matematico molto complesso. Ci deve essere di più.
La vita ce la possiamo scegliere, ma è difficile perchè viviamo in due mondi paralleli.
Il primo sta nella nostra testa (Matrix). Ci fa fare dialoghi realistici o assurdi con persone che conosciamo o che non conosciamo. Ci fa fare progetti, ci fa fare ragionamenti, viaggi, pensieri, fa nascere sentimenti e idee.
Il secondo mondo è quello che è fuori dalla nostra testa (la realtà). E' quello con cui ci si deve confrontare tutti i giorni. E' quello che ci castiga se facciamo un torto a qualcuno. E' quello che ci fa alzare alle 6 per andare a lavorare. E' quello in cui le scelte hanno conseguenze che non dipendono solo da noi.
I due mondi coincidono?
Nel secondo mondo diciamo tutto quello che pensiamo nel primo? Facciamo tutto quello che progettiamo? Oppure ci deprimiamo, piangiamo, ci incazziamo se i progetti fatti in Matrix, nella realtà non si realizzano?
Nel primo mondo non ci sono regole, e se ci sono le facciamo noi. Tutto va come vogliamo noi, fino a quando l'effetto di un'azione, di un progetto di un'idea nata in Matrix ha esito, nella realtà, diverso da quello sperato.
Qual è il problema? La scelta?
Scegliere di non vivere in due mondi paralleli. Sforzarsi di far convergere i due mondi. Far convergere le aspettative, le azioni, i pensieri, le parole...
Probabilmente si può fare. Basta scegliere di farlo.
Pillola blu o pillola rossa?
La vita ce la possiamo scegliere, ma è difficile perchè viviamo in due mondi paralleli.
Il primo sta nella nostra testa (Matrix). Ci fa fare dialoghi realistici o assurdi con persone che conosciamo o che non conosciamo. Ci fa fare progetti, ci fa fare ragionamenti, viaggi, pensieri, fa nascere sentimenti e idee.
Il secondo mondo è quello che è fuori dalla nostra testa (la realtà). E' quello con cui ci si deve confrontare tutti i giorni. E' quello che ci castiga se facciamo un torto a qualcuno. E' quello che ci fa alzare alle 6 per andare a lavorare. E' quello in cui le scelte hanno conseguenze che non dipendono solo da noi.
I due mondi coincidono?
…intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto
Nel primo mondo non ci sono regole, e se ci sono le facciamo noi. Tutto va come vogliamo noi, fino a quando l'effetto di un'azione, di un progetto di un'idea nata in Matrix ha esito, nella realtà, diverso da quello sperato.
Qual è il problema? La scelta?
Scegliere di non vivere in due mondi paralleli. Sforzarsi di far convergere i due mondi. Far convergere le aspettative, le azioni, i pensieri, le parole...
...un conto è conoscere il cammino ed un conto è intraprenderlo...
Probabilmente si può fare. Basta scegliere di farlo.
Pillola blu o pillola rossa?

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