domenica 25 gennaio 2009

Ventiquattr'ore

Questa è dunque la stabilità, vanto infranto dell'amore.
Ciò che un tempo era candore, ora si è capovolto.
Una nube incombe su di me, segue ogni movimento,
nel profondo della memoria, di ciò che una volta era amore.

Oh se ho capito quanto avessi bisogno di tempo,
visto in prospettiva, ce l'ho messa tutta per farcela,
per un solo istante ho creduto di aver trovato la strada.
Destino svelato, l'ho visto sgusciare via.

Troppi punti infiammabili, assolutamente fuori portata.
Richieste recondite per tutto ciò che vorrei conservare.
Facciamoci un giro, vediamo cosa riusciamo a trovare,
una collezione senza valore di speranze e vecchi desideri.

Non mi sono mai reso conto delle distanze che dovevo percorrere,
tutti gli angoli più oscuri di un sentimento che non conoscevo.
Per un solo istante ho sentito qualcuno chiamare,
ho guardato al di là dell'oggi, là non c'è assolutamente nulla.

Ora che ho capito che tutto è andato a rotoli,
devo trovare una terapia, questa cura è troppo lunga.
Nel cuore del luogo in cui domina la comprensione,
devo trovare il mio destino, prima che sia troppo tardi.

Trad. di "Twenty-four hours", Ian Curtis - Joy Division - 1980

mercoledì 21 gennaio 2009

Citazione

La vita è quella cosa che ci accade...

martedì 20 gennaio 2009

Non ho pensato al titolo

Pensare fino a perdersi
pensare fino ad annegare nel tuo bicchier d'acqua
tra l'altro mezzo vuoto
pensare per sopravvivere
pensare che non è poi così male
pensare che non convinci nemmeno te stesso olè
a loaded gun won't set you free
pensare per ore alla stessa cosa
senza tra l'altro concludere nulla
pensare perchè la birra ti tiene sveglio
pensare che è sempre meglio essere diversi
o da un'altra parte
o con qualcun altro
o semplicemente
pensare che sarebbe meglio tutto 
tranne quello che sei adesso
che hai adesso
che pensi adesso
pensare che alla fine sei il migliore di tutti
pensare che alla fine non fai mai quello che pensi
pensare che alla fine non sei altro che uno come gli altri
probabilmente peggio degli altri
perchè pensi troppo
pensare pensare pensare
e non concludere un accidente
(ok volevo dire un cazzo)
pensare che domani alle 6 la sveglia suona
ma chi se ne frega?
tanto ormai
pensare che vorrei essere così sempre
ma alla fine non ce la fai
pensare che non è corretto essesere onesti
con se stessi
solo quando si è alterati
I've lost control again
pensare che non c'è solo il passato
ma siccome il futuro non lo conosco
come faccio a guardarlo????
pensare che alla fine in qualche modo la scamperò
anche questa volta
alla fine la si scampa sempre
oppure ti convinci di scamparla
perchè non hai di meglio a cui aggrapparti
perchè se no ti senti peggio
perchè se no come fai a raccontarlo in giro?
pensare che qualche cosa accadrà
pensare che potrebbero accadere sempre le stesse cose
gli stessi errori
pensare ma anche no
pensare pensare pensare
love will tear us apart again
pensare a come una canzone
può influenzarti
tenerti vivo
o affossarti
pensare a come tenersi lontano questa volta
dalla cacca fino al collo
pensare che ce la si può anche fare
questa volta
perchè alla fine
penso
che le cose non vadano poi così male
penso
penso che bisogna che ce la si faccia
pensare pensare pensare
I'm doing the best that I can
I'm ashamed of the things
I've been put through
I'm ashamed of the person I am
pensare porca vacca
pensare pure peggio
pensare che non riesco ad arrabbiarmi con lei
mi piacerebbe pure
ma cazzo non ce la faccio
servirebbe a chiudere col passato??
ma invece no
ma anche no
363
trecentosessantatre cazzo
pensare che alla fine è sempre la stessa storia
gli altri ci azzeccano
io no
non sempre
pensare che forse forse però 
una cosa giusta l'ho azzeccata
WladCaverna
yeah
manca poco
ma penso
mi sentirò ancora più solo di adesso?
solo 
nella WladCaverna
ah ah ah
Isolation Isolation, Isolation
penso che bisognerà anche avere il tempo
di pensare
di lavare
di stirare
di far da mangiare
I've been waiting for a guide to come
and take me by the hand
anche se dovrei essere io
ma penso
e se mi abituo a star da solo?
penso
che non posso continuare a lungo a scrivere
qui
poi la gente si preoccupa
gentili
ma non c'è bisogno
è tutta una farsa
un film
Matrix has you Neo, knock knock
follow the white rabbit
penso penso penso
ma alla fine è meglio che dormo
e domani 
(saluti a Ya Ga)
come al solito 
si infrangeranno i buoni propositi
e tutto
tornerà
tristemente
normalmente
mediocremente
inutilmente
come prima
Heart and soul, one will burn

giovedì 15 gennaio 2009

Corpo e anima

Il Maestro chiese a Ya Ga: "Stai ancora cercando il tuo eremo?".
"Si Maestro, ma non so bene in che direzione si trovi".
"Forse perché stai cercando la cosa sbagliata. Nessuno al mondo ha come ultimo obiettivo quello di trovare il suo eremo, ma la felicità".
Riflettè qualche istante, poi disse "Si Maestro, ma per giungere alla felicità ho prima bisogno di stare da sola con me stessa a riflettere. Quando avrò trovato la via, scenderò dal mio eremo e andrò verso la mia felicità. L'eremo è una condizione temporanea".
Il vecchio sorrise e grattandosi la lunga barba disse "Brava Ya Ga, hai detto bene. Il tuo eremo è una condizione temporanea. Così una mattina ti sveglierai e senza che nulla di particolare ti sia successo, ti sentirai diversa."
"Cosa intendi Maestro?".
"Quella mattina capirai che il tuo eremo l'hai trovato già tempo fa, sei salita e sei scesa. In quel momento sarai in fondo al sentiero e ti sentirai illuminata".
"Illuminata?" Ya Ga cominciava ad entusiasmarsi a questo discorso.
"Si, Illuminata, come insegnano i Buddisti. Non è per forza una condizione che ti sconvolge la vita, ma ti sentirai comunque diversa. Come con una nuova energia interna".
Fece una pausa e continuò: "Tutto dipende da quanto sei brava a dominare i tuoi pensieri".
"E come posso dominare i miei pensieri?" chiese ansiosa.
"Con la consapevolezza. Devi sempre prestare attenzione a quello che pensi, a quello che provi, alle reazioni del tuo corpo e della tua anima. L'anima e il corpo non sono entità separate.  L'anima è la visione dall'interno del corpo e il corpo è la visione dall'esterno dell'anima. Il mondo esterno agisce sul corpo ed ha effetto sull'anima. Se il tuo corpo è sotto pressione, il tuo animo sarà sotto pressione. E il corpo riflette la tua anima: se sei angosciata il tuo corpo sarà contratto e teso, se sei felice, il tuo viso sarà radioso e i tuoi occhi accesi. Il corpo e l'anima riflettono quello che viene da dentro e quello che viene da fuori. Essi sono una cosa sola, per questo ti devi occupare di entrambi e prestare attenzione ad entrambi".

Tratto da "Dove è la via?" di Hiraku Kenji

lunedì 12 gennaio 2009

L'inizio della fine

E' una serie di coincidenze che oggi mi hanno portato a pensare "E' l'inizio della fine". Erano anni che non prendevo l'influenza; ho inaugurato l'anno lasciando mezzo ginocchio sulla neve; adesso mi fa pure male un gomito. Comincio a pensare di aver scollinato davvero, almeno dal punto di vista fisico. Lo sapevo che il 29 non è un bel numero.
E poi c'è il latte con il miele e la grappa accompagnato dalla tachipirina. Forse ho messo troppa grappa. Comunque l'immagine che ho davanti agli occhi ora è il film di Jumanji. Quel tam tam di tamburi in lontananza che risvegliano il gioco nascosto per anni e lo riportano in vita, obbligando i protagonisti a giocarci per salvarsi.
Io Jumanji non ce l'ho, ma il tam tam l'ho sentito e proveniva dalla mia colonna porta CD. Ed in quella colonna c'è un CD che mi ha portato indietro di anni, almeno una decina, forse di più.
E' razionalmente stupido pensare che un CD e qualche canzone in particolare possano influenzare la vita di una persona. Probabilmente non sono razionale io, oppure non è una cosa stupida, fatto sta che quel CD è stata da un certo punto di vista la mia rovina per anni. Da un altro, la salvezza.
Parte di quello che sono adesso viene da quegli anni e da quel CD.
Quindi?
Quindi il CD ritorna, come Jumanji e adesso ci devo giocare. Si, perché so esattamente cosa c'è in quel CD e non voglio che torni a rappresentare un mio modo di essere e di pensare. Quindi, si tratta di scegliere. Lasciare tutto come è e aspettare paziente che quel CD si impossessi di nuovo di me (perché prima o poi lo farà .. l'inizio della fine.. domani sarà peggio ..), oppure guardarlo e fare l'unica cosa saggia: giungere alla verità (il cucchiaio non esiste) io non sono quel CD.

Non vedo altro che buio intorno, mentre fermo cerco di guardare piu' lontano mi concentro, un altro giorno in questo inferno, non mi aspetto niente, sto in attesa sempre con la porta chiusa, taglio fuori il resto e sto in difesa, di fisso chiuso in casa aspetto tempi migliori, un altro giorno per capire chi sta dentro e chi fuori, un altro per capire quanto c'e' di peggio in giro, un altro per il meglio e sto sicuro per il nero, perche' la luce qui e' un miraggio quanti siano, quanti sono, cosa fanno, dove stanno: importa zero vedi che la porta resta aperta anche per loro come il peggio film che hai visto mai, resto io il cattivo come da programma fai la somma, costantemente in gara con me stesso adesso percepisco il gusto, 
ma e' un gusto ancora amaro, vero, brucia come il cloro quando scrivo, domani sara' peggio, di questo stai sicuro. 

E un'altra volta son costretto ad aspettare che mi passi, il sole e' orma sparito come nell'eclisse, perche' gli incubi sono gli stessi mi dico un altro giorno, un altro giorno ancora, questa situazione dura ormai da troppo e non migliora affatto aspetto, chiudo gli occhi, tiro dritto, alzo il sipario ma il pubblico in platea non ama un bboy fiero e stai sicuro che in futuro sara' peggio, molto peggio, questo ne e' un assaggio tempo zero giu' il sipario stressato come mai mi era accaduto, solo alla stazione perche' il treno e' gia' partito, in questa condizione sto nel vuoto piu' totale e un'altra volta preso male dal fastidio non mi resta che lo studio ma e' solo un placebo non vedo modo per uscirne, starne fuori mi e' impossibile, il processo per la Dopa e' irreversibilese sai di cosa parlo sai anche questo, domani sara' peggio, non mi interessa il resto. 

Alzo gli occhi al cielo e vedo il buio, la mia strada adesso e' un bivio, da una parte l'HipHop serio, dall'altra parte c'e' il denaro seguo il mio sentiero, pure se non porta in alto, forse hai gia' capito quale strada ho scelto: scelgo l'asfalto rifaccio quel che ho fatto prima, scriva ogni mia rima ancora dieci volte, cento volte, seguo le mie scelte so che domani sara' un altro giorno, che domani sara' peggio, cerco aiuto intorno ma non trovo appoggio, l'ingranaggio e' fermo, si e' guastato torno indietro, imparo dal passato, 
il mio futuro e' gia' rubato e so chi e' stato parto da zero anche se costa caro, ma non mi faccio piu' prendere in giro e stai sicuro che stavolta faccio anch'io sul serio non resterei un altro minuto in questo posto, ma resisto, devo portare a termine il programma ad ogni costo per questo non mi senti e non mi vedi e non afferri il mio linguaggio, domani sara' peggio

Ai tempi mi tirarono fuori da questo "stile di pensiero" la mia nuova vita da universitario milanese e le due storie sentimentali che non è il caso di raccontare. Tanto non hanno avuto un bel finale.
Mi è capitato più volte in passato di pensare che queste due persone mi avessero "salvato". Mai cazzata fu più grande. Lo dimostra il fatto che adesso sono ancora qui, quasi allo stesso punto di dieci anni fa. Ora sono dell'idea che l'unico che può salvarmi sono io. Salvandomi da solo non sarà più necessario obbligare (inconsciamente?) un'altra persona a farlo, con l'unico risultato di farla "scappare" alla disperata ricerca di un altro da sposare il prima possibile.

Le persone che non si sopportano e soccombono all'apatia e all'inquietudine non appena rimangono sole, le persone che non si piacciono abbastanza per sentirsi bene in compagnia di se stesse, sono prigioniere della mancanza di amore di sé. Inutilmente vagano per il mondo alla ricerca di qualcuno che abbia la chiave per aprire la loro prigione dall'esterno. Cercano nuovi amici, nuovi amori, nuovi analisti, nuove guide ideologiche, maestri, guru, lama che svelino loro il segreto della parola magica e li liberino dall'isolamento. Ma la porta della prigione si apre soltanto dall'interno, e loro stessi sono la chiave che può aprire quella porta. La liberazione dalla prigionia nell'Io inizia con l'amore di sé

Si lo so, come al solito è tutta teoria e probabilmente tempo qualche giorno avrò già dimenticato tutto... come al solito... Ma da qualche parte bisognerà pur cominciare e oggi parto dalla troppa grappa nel latte e miele e da quel CD... forse questa volta lo frego? Forse questa volta è quella giusta?

Dì, che cosa aspetti? Sei più veloce di così. Non pensare di esserlo: convinciti di esserlo. Smettila di provare a colpirmi! Colpiscimi!

domenica 11 gennaio 2009

Inverno - Fabrizio De Andrè

La cosa che più invidio in persone come De Andrè è la loro capacità di scrivere quello che sentono dentro. Sono convinto che se gli riusciva così bene è perché il primo a trarne vantaggio era lui stesso.


Sale la nebbia sui prati bianchi 
come un cipresso nei camposanti 
un campanile che non sembra vero 
segna il confine fra la terra e il cielo. 

Ma tu che vai, ma tu rimani 
vedrai la neve se ne andrà domani 
rifioriranno le gioie passate 
col vento caldo di un'altra estate. 

Anche la luce sembra morire 
nell'ombra incerta di un divenire 
dove anche l'alba diventa sera 
e i volti sembrano teschi di cera. 

Ma tu che vai, ma tu rimani 
anche la neve morirà domani 
l'amore ancora ci passerà vicino 
nella stagione del biancospino. 

La terra stanca sotto la neve 
dorme il silenzio di un sonno greve 
l'inverno raccoglie la sua fatica 
di mille secoli, da un'alba antica. 

Ma tu che stai, perché rimani? 
Un altro inverno tornerà domani 
cadrà altra neve a consolare i campi 
cadrà altra neve sui camposanti.

giovedì 1 gennaio 2009

Buon anno...

... soprattutto a me stesso! Si vero, non mi manca nulla, mi lamento troppo e sono sempre pessimista. Lo so! Ma son così! Buon anno a me, così magari diventerò un po' più bravo.
Se il 2009 sarà allegro la metà della serata appena trascorsa, sarà un anno eccezionale (anche se non ci vuole molto a migliorare il 2008).
Auguri!