domenica 25 gennaio 2009

Ventiquattr'ore

Questa è dunque la stabilità, vanto infranto dell'amore.
Ciò che un tempo era candore, ora si è capovolto.
Una nube incombe su di me, segue ogni movimento,
nel profondo della memoria, di ciò che una volta era amore.

Oh se ho capito quanto avessi bisogno di tempo,
visto in prospettiva, ce l'ho messa tutta per farcela,
per un solo istante ho creduto di aver trovato la strada.
Destino svelato, l'ho visto sgusciare via.

Troppi punti infiammabili, assolutamente fuori portata.
Richieste recondite per tutto ciò che vorrei conservare.
Facciamoci un giro, vediamo cosa riusciamo a trovare,
una collezione senza valore di speranze e vecchi desideri.

Non mi sono mai reso conto delle distanze che dovevo percorrere,
tutti gli angoli più oscuri di un sentimento che non conoscevo.
Per un solo istante ho sentito qualcuno chiamare,
ho guardato al di là dell'oggi, là non c'è assolutamente nulla.

Ora che ho capito che tutto è andato a rotoli,
devo trovare una terapia, questa cura è troppo lunga.
Nel cuore del luogo in cui domina la comprensione,
devo trovare il mio destino, prima che sia troppo tardi.

Trad. di "Twenty-four hours", Ian Curtis - Joy Division - 1980

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