lunedì 12 gennaio 2009

L'inizio della fine

E' una serie di coincidenze che oggi mi hanno portato a pensare "E' l'inizio della fine". Erano anni che non prendevo l'influenza; ho inaugurato l'anno lasciando mezzo ginocchio sulla neve; adesso mi fa pure male un gomito. Comincio a pensare di aver scollinato davvero, almeno dal punto di vista fisico. Lo sapevo che il 29 non è un bel numero.
E poi c'è il latte con il miele e la grappa accompagnato dalla tachipirina. Forse ho messo troppa grappa. Comunque l'immagine che ho davanti agli occhi ora è il film di Jumanji. Quel tam tam di tamburi in lontananza che risvegliano il gioco nascosto per anni e lo riportano in vita, obbligando i protagonisti a giocarci per salvarsi.
Io Jumanji non ce l'ho, ma il tam tam l'ho sentito e proveniva dalla mia colonna porta CD. Ed in quella colonna c'è un CD che mi ha portato indietro di anni, almeno una decina, forse di più.
E' razionalmente stupido pensare che un CD e qualche canzone in particolare possano influenzare la vita di una persona. Probabilmente non sono razionale io, oppure non è una cosa stupida, fatto sta che quel CD è stata da un certo punto di vista la mia rovina per anni. Da un altro, la salvezza.
Parte di quello che sono adesso viene da quegli anni e da quel CD.
Quindi?
Quindi il CD ritorna, come Jumanji e adesso ci devo giocare. Si, perché so esattamente cosa c'è in quel CD e non voglio che torni a rappresentare un mio modo di essere e di pensare. Quindi, si tratta di scegliere. Lasciare tutto come è e aspettare paziente che quel CD si impossessi di nuovo di me (perché prima o poi lo farà .. l'inizio della fine.. domani sarà peggio ..), oppure guardarlo e fare l'unica cosa saggia: giungere alla verità (il cucchiaio non esiste) io non sono quel CD.

Non vedo altro che buio intorno, mentre fermo cerco di guardare piu' lontano mi concentro, un altro giorno in questo inferno, non mi aspetto niente, sto in attesa sempre con la porta chiusa, taglio fuori il resto e sto in difesa, di fisso chiuso in casa aspetto tempi migliori, un altro giorno per capire chi sta dentro e chi fuori, un altro per capire quanto c'e' di peggio in giro, un altro per il meglio e sto sicuro per il nero, perche' la luce qui e' un miraggio quanti siano, quanti sono, cosa fanno, dove stanno: importa zero vedi che la porta resta aperta anche per loro come il peggio film che hai visto mai, resto io il cattivo come da programma fai la somma, costantemente in gara con me stesso adesso percepisco il gusto, 
ma e' un gusto ancora amaro, vero, brucia come il cloro quando scrivo, domani sara' peggio, di questo stai sicuro. 

E un'altra volta son costretto ad aspettare che mi passi, il sole e' orma sparito come nell'eclisse, perche' gli incubi sono gli stessi mi dico un altro giorno, un altro giorno ancora, questa situazione dura ormai da troppo e non migliora affatto aspetto, chiudo gli occhi, tiro dritto, alzo il sipario ma il pubblico in platea non ama un bboy fiero e stai sicuro che in futuro sara' peggio, molto peggio, questo ne e' un assaggio tempo zero giu' il sipario stressato come mai mi era accaduto, solo alla stazione perche' il treno e' gia' partito, in questa condizione sto nel vuoto piu' totale e un'altra volta preso male dal fastidio non mi resta che lo studio ma e' solo un placebo non vedo modo per uscirne, starne fuori mi e' impossibile, il processo per la Dopa e' irreversibilese sai di cosa parlo sai anche questo, domani sara' peggio, non mi interessa il resto. 

Alzo gli occhi al cielo e vedo il buio, la mia strada adesso e' un bivio, da una parte l'HipHop serio, dall'altra parte c'e' il denaro seguo il mio sentiero, pure se non porta in alto, forse hai gia' capito quale strada ho scelto: scelgo l'asfalto rifaccio quel che ho fatto prima, scriva ogni mia rima ancora dieci volte, cento volte, seguo le mie scelte so che domani sara' un altro giorno, che domani sara' peggio, cerco aiuto intorno ma non trovo appoggio, l'ingranaggio e' fermo, si e' guastato torno indietro, imparo dal passato, 
il mio futuro e' gia' rubato e so chi e' stato parto da zero anche se costa caro, ma non mi faccio piu' prendere in giro e stai sicuro che stavolta faccio anch'io sul serio non resterei un altro minuto in questo posto, ma resisto, devo portare a termine il programma ad ogni costo per questo non mi senti e non mi vedi e non afferri il mio linguaggio, domani sara' peggio

Ai tempi mi tirarono fuori da questo "stile di pensiero" la mia nuova vita da universitario milanese e le due storie sentimentali che non è il caso di raccontare. Tanto non hanno avuto un bel finale.
Mi è capitato più volte in passato di pensare che queste due persone mi avessero "salvato". Mai cazzata fu più grande. Lo dimostra il fatto che adesso sono ancora qui, quasi allo stesso punto di dieci anni fa. Ora sono dell'idea che l'unico che può salvarmi sono io. Salvandomi da solo non sarà più necessario obbligare (inconsciamente?) un'altra persona a farlo, con l'unico risultato di farla "scappare" alla disperata ricerca di un altro da sposare il prima possibile.

Le persone che non si sopportano e soccombono all'apatia e all'inquietudine non appena rimangono sole, le persone che non si piacciono abbastanza per sentirsi bene in compagnia di se stesse, sono prigioniere della mancanza di amore di sé. Inutilmente vagano per il mondo alla ricerca di qualcuno che abbia la chiave per aprire la loro prigione dall'esterno. Cercano nuovi amici, nuovi amori, nuovi analisti, nuove guide ideologiche, maestri, guru, lama che svelino loro il segreto della parola magica e li liberino dall'isolamento. Ma la porta della prigione si apre soltanto dall'interno, e loro stessi sono la chiave che può aprire quella porta. La liberazione dalla prigionia nell'Io inizia con l'amore di sé

Si lo so, come al solito è tutta teoria e probabilmente tempo qualche giorno avrò già dimenticato tutto... come al solito... Ma da qualche parte bisognerà pur cominciare e oggi parto dalla troppa grappa nel latte e miele e da quel CD... forse questa volta lo frego? Forse questa volta è quella giusta?

Dì, che cosa aspetti? Sei più veloce di così. Non pensare di esserlo: convinciti di esserlo. Smettila di provare a colpirmi! Colpiscimi!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Inutile voler cancellare ciò che è stato. Inutile incolpare il passato. Prendi in mano il libro della tua vita e comincia a rileggerlo da capo. Troverai oltre ai dolori che tanto ami ricordare una infinità di gioie che devi riuscire a non dimenticare...

Anonimo ha detto...

"E' vero
credetemi è accaduto
di notte su di un ponte
guardando l'acqua scura
con la dannata voglia
di fare un tuffo giù uh
D'un tratto
qualcuno alle mie spalle
forse un angelo
vestito da passante
mi portò via dicendomi
Così ih:
Meraviglioso
ma come non ti accorgi
di quanto il mondo sia
meraviglioso
Meraviglioso
perfino il tuo dolore
potrà guarire poi
meraviglioso
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l'amore
Meraviglioso
il bene di una donna
che ama solo te
meraviglioso
La luce di un mattino
l'abbraccio di un amico
il viso di un bambino
meraviglioso
meraviglioso...
ah!...
(vocalizzato)
Ma guarda intorno a te
che doni ti hanno fatto:
ti hanno inventato
il mare eh!
Tu dici non ho niente
Ti sembra niente il sole!
La vita
l'amore
meraviglioso
(vocalizzato)
La notte era finita
e ti sentivo ancora
Sapore della vita
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso
Meraviglioso"

Paolo ha detto...

Ci terrei a precisare che io non penso che il problema sia il mondo: non fa schifo (certo non è un paradiso, ma tutto sommato non è male...).