giovedì 15 gennaio 2009

Corpo e anima

Il Maestro chiese a Ya Ga: "Stai ancora cercando il tuo eremo?".
"Si Maestro, ma non so bene in che direzione si trovi".
"Forse perché stai cercando la cosa sbagliata. Nessuno al mondo ha come ultimo obiettivo quello di trovare il suo eremo, ma la felicità".
Riflettè qualche istante, poi disse "Si Maestro, ma per giungere alla felicità ho prima bisogno di stare da sola con me stessa a riflettere. Quando avrò trovato la via, scenderò dal mio eremo e andrò verso la mia felicità. L'eremo è una condizione temporanea".
Il vecchio sorrise e grattandosi la lunga barba disse "Brava Ya Ga, hai detto bene. Il tuo eremo è una condizione temporanea. Così una mattina ti sveglierai e senza che nulla di particolare ti sia successo, ti sentirai diversa."
"Cosa intendi Maestro?".
"Quella mattina capirai che il tuo eremo l'hai trovato già tempo fa, sei salita e sei scesa. In quel momento sarai in fondo al sentiero e ti sentirai illuminata".
"Illuminata?" Ya Ga cominciava ad entusiasmarsi a questo discorso.
"Si, Illuminata, come insegnano i Buddisti. Non è per forza una condizione che ti sconvolge la vita, ma ti sentirai comunque diversa. Come con una nuova energia interna".
Fece una pausa e continuò: "Tutto dipende da quanto sei brava a dominare i tuoi pensieri".
"E come posso dominare i miei pensieri?" chiese ansiosa.
"Con la consapevolezza. Devi sempre prestare attenzione a quello che pensi, a quello che provi, alle reazioni del tuo corpo e della tua anima. L'anima e il corpo non sono entità separate.  L'anima è la visione dall'interno del corpo e il corpo è la visione dall'esterno dell'anima. Il mondo esterno agisce sul corpo ed ha effetto sull'anima. Se il tuo corpo è sotto pressione, il tuo animo sarà sotto pressione. E il corpo riflette la tua anima: se sei angosciata il tuo corpo sarà contratto e teso, se sei felice, il tuo viso sarà radioso e i tuoi occhi accesi. Il corpo e l'anima riflettono quello che viene da dentro e quello che viene da fuori. Essi sono una cosa sola, per questo ti devi occupare di entrambi e prestare attenzione ad entrambi".

Tratto da "Dove è la via?" di Hiraku Kenji

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